Più di cinque anni fa, il famigerato articolo 11 del DL 1/2012, gettava le basi per il concorso straordinario che tra ritardi e polemiche ha assegnato e sta ancora assegnando le nuove sedi farmaceutiche istituite a seguito della revisione del quorum prevista dal medesimo DL.
Fino a pochi giorni fa il comma 7 dell’articolo 11 stabiliva che “la titolarita’ della farmacia assegnata è condizionata al mantenimento della gestione associata da parte degli stessi vincitori, su base paritaria, per un periodo di dieci anni, fatta
salva la premorienza o sopravvenuta incapacità”.
Tale previsione normativa apparve subito irragionevole e fu chiaro che avrebbe certamente generato innumerevoli problemi.
L’articolo 164 del Ddl Concorrenza appena approvato riduce il termine da dieci a “tre anni dalla data di autorizzazione all’esercizio della farmacia”, un termine ben più congruo ed opportunamente allineato con la normativa farmaceutica.
La nuova previsione normativa, oltre che garantire una maggiore “libertà” nelle scelte imprenditoriali dei titolari/soci interessati, consentirà di gestire meglio alcune difficili situazioni che si vanno manifestando.
Si pensi a quelle compagini sociali che si sono viste assegnare sedi non sufficientemente remunerative in proporzione alla numerosità dei soci oppure a coloro che nel frattempo hanno mutato le proprie prospettive di lavoro: potranno riorganizzarsi in tempi più accettabili.
La riduzione del termine decennale sarà certamente utile anche ai vincitori associati dell’Emilia Romagna che si sono visti e si vedranno assegnare le farmacie con autorizzazioni individuali. In seguito ad una evidente forzatura del legislatore, a loro è attribuito lo status di “Titolari individuali” con tutte le conseguenze negative che ne derivano. Per esempio, non possono partecipare come soci ad altre farmacie e neppure riceverne in eredità. Finalmente, trascorso il triennio, potranno pensare a modificare la propria situazione mediante operazioni straordinarie opportunamente ed attentamente valutate assieme ai propri consulenti.
Studio Furlotti Del Bue